#Ammazzaforeste: Agrate Brianza vota a favore il nostro ordine del giorno

Nella seduta del Consiglio Comunale di martedì 30 Settembre 2014 e’ passata con i voti favorevoli del nostro gruppo consiliare e del Movimento 5 Stelle (contrari Agrate al centro, assenti Agrate viva) l’ordine del giorno da noi proposto per manifestare la nostra contrarietà a questa legge regionale.
Per spiegare l’importanza di questo ordine del giorno usiamo le parole del CAI Lombardia nell’appello ai consiglieri regionali:

“Facciamo appello alla sua sensibilità affinché tale deroga – l’autorizzazione, pur temporanea al passaggio di mezzi motorizzati (moto) sui sentieri per scopo ludico – non sia approvata.
Appare del tutto evidente come l’effetto di tale attività, se pur praticata occasionalmente, risulterebbe devastante per le condizioni della mulattiera, del sentiero, del bosco e del pascolo eventualmente interessati dal transito stesso: in poche ore si possono creare danni che solo la natura potrebbe riparare impiegando anni e ai quali l’uomo non può porre rimedio. Inoltre la circolazione di mezzi motorizzati sui sentieri, quand’anche realizzata in modo non continuativo e prevedendo la rotazione dei siti utilizzati, avrebbe un impatto estremamente negativo sul delicato ambiente naturale, sulla fauna, in termini d’inquinamento dell’aria e acustico.”

Un’altro aspetto controverso della legge riguarda la compensazione in caso di taglio di alberi. A tal proposito il Forum Nazionale Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori si esprime così:
“L’onere della compensazione era anche lo strumento per potenziare i corridoi ecologici e le aree di valenza strategica e naturalistica, più che mai utile in aree urbanizzate come la Pianura Padana. Peraltro sorgono diversi dubbi circa la compatibilità del dispositivo della legge regionale con il D.Lgs 227/2001.”

Qui di seguito il nostro ordine del giorno:

ORDINE DEL GIORNO: LEGGE DI CONSIGLIO REGIONALE 43 CHE MODIFICA LR n.31 del 5 dicembre 2008 (TESTO UNICO DELLE LEGGI REGIONALI IN MATERIA DI AGRICOLTURA, FORESTE, PESCA E SVILUPPO RURALE.)

Il Consiglio Comunale di Agrate Brianza

Premesso che:
Gli incentivi o le agevolazioni devono privilegiare il sostegno di attività, sportive e non, che garantiscano una sostenibilità verso il territorio e i suoi abitanti.

Autorevoli associazioni quali Associazione Parco Sud, CAI Lombardia, FAI Lombardia, Legambiente Lombardia, Italia Nostra Lombardia, Mountain Wilderness, OrobieVive, Touring Club e WWF Lombardia si sono fortemente opposte ad alcuni aspetti di questa legge regionale; specialmente riguardo l’autorizzazione di attività sportive motorizzate e la gestione dei boschi.

La nostra idea di bosco spontaneo è molto diversa da quella inserita nel testo di legge regionale e molto più simile a quanto normato in precedenza.

Visto che:
Nel nuovo “testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale” troviamo punti di forte contrasto con le premesse di quest’ordine del giorno e, per alcuni casi, in palese antitesi con il quadro normativo nazionale quali:
– la concessione ai privati di tagliare piante e arbusti in aree produttive dismesse senza alcuna necessaria distinzione tra bosco spontaneo e specie infestanti.
– Il cambiamento dei criteri per definire cosa sia bosco e cosa non lo sia (30 anni e non più 5)
– L’introduzione di norme che cercano di limitare (o eludere) i vincoli compensativi in pianura in caso di abbattimento di boschi spontanei.
– L’attribuzione di competenze autorizzative ai sindaci per manifestazioni sportive motorizzate, sebbene i Comuni non dispongano delle strutture tecniche necessarie a valutare interventi su ambiti forestali.

Ritenuto che:
La concessione ai privati di tagliare piante e arbusti in aree produttive dismesse senza alcuna necessaria distinzione tra bosco spontaneo e specie infestanti diventi un precedente per una norma sui terreni che verrano trasformati in residenziali.

L’abbattimento di tali boschi distruggerebbe un ecosistema che rende servizi e benefici a favore di tutti senza garantire una adeguata compensazione.

Identificare un bosco con meno o più di 30 anni risulterebbe non sempre semplice e comunque risulterebbe poi onerosa la dimostrazione rischiando l’apertura di contenziosi di ordine giuridico amministrativo e penale specialmente quando entra in conflitto con diverse previsioni urbanistiche.

L’istituzione regionale, anziché farsi carico di un ruolo propulsivo dell’economia e della buona gestione del territorio, stia attribuendo funzioni improprie ad enti (le unioni di comuni e i singoli comuni) che non sono, né saranno mai, in condizione di dotarsi dei profili tecnici necessari all’istruttoria competente dei procedimenti in materia forestale e per di più aumentando la frammentazione degli enti forestali.

La disciplina forestale venga esposta a pericolosi eccessi di discrezionalità, all’allentamento delle tutele e alla dequalificazione delle funzioni amministrative e tecniche, fino ad oggi svolte dagli enti forestali.

Delibera:
Di esprimere contrarietà alle disposizioni presenti nella LCR 53 approvata dal consiglio regionale riguardanti la gestione delle aree boschive e delle attività sportive motorizzate.

Di inviare copia del seguente ordine del giorno ai capigruppo di Camera, Senato e Consiglio Regionale e ai parlamentari eletti nel territorio.


 

Photo Taken by fir0002 | flagstaffotos.com.au